a cura di Vincenzo Armaroli, Presidente Alatel
Da molto tempo la nostra e vostra Associazione sta tentando di profondere ogni possibile energia nella ricerca delle soluzioni più idonee atte a rafforzare il legame e la relazione con i soci, a far conoscere in modo più puntuale a voi, e a tutto il mondo circostante, le azioni e iniziative che cerchiamo di realizzare.
Siete stati voi, cari amici, a indicarci la strada da tempo e, in particolare già da qualche anno allorché molti di voi, dei circa 10.000 che risposero a un questionario – oltre a vari suggerimenti di cui abbiamo cercato di tener conto soprattutto circa la tipologia di servizi da assicurare – raccomandarono di far conoscere meglio, e di più, le nostre attività e migliorare i nostri processi di comunicazione, stimolandoci a un impegno maggiore su tale versante.
Forse non siamo stati troppo tempestivi nel recepire le vostre istanze e potremmo avanzare varie scusanti per giustificare i nostri ritardi o sottolineare che esistono, già da anni, varie modalità di comunicazione che vanno dalle riviste regionali (strumento cartaceo che consente di raggiungere la totalità dei nostri soci e che ci risulta essere apprezzato) al nostro sito web nazionale e regionale (che interessa potenzialmente tutti coloro dispongano di una connessione Internet), alla pagina facebook (sperimentale in alcuni territori), ma rimarremmo comunque carenti su uno dei principali obiettivi per i quali abbiamo il dovere di impegnarci.
Tutti voi ci potreste insegnare quanto in quest’epoca, soprattutto nel travagliato tempo che stiamo attraversando in cui è particolarmente arduo, per Associazioni come la nostra, dare valore concreto alla socialità in presenza e al rapporto interpersonale, diventi ancor più fondamentale la comunicazione, non solo sulle iniziative e sui progetti ma soprattutto sui temi che maggiormente investono alcuni bisogni primari che, in vari campi, interessano la nostra vita.
Intendiamo parlare di una comunicazione professionale, sicuramente caratterizzata da una maggiore tempestività, che ci aggiorni sulle principali novità, affronti le criticità del nostro tempo, ci aiuti ad avere risposte concrete e professionali e quanto meno ad orientarci nei meandri della generale confusione in cui viviamo.
La via da percorrere ce l’hanno indicata alcune vostre Regioni, in particolare in maniera strutturata il Lazio, ma non solo, che già da tempo hanno investito tempo e risorse qualificate sullo strumento ora da noi riconosciuto essere quello potenzialmente più confacente alle vostre attese e al nostro impegno: “la Newsletter” che viene identificata come una delle fonti di comunicazioni più efficaci e che ora implementiamo come strumento a carattere nazionale.
Questa modalità si affiancherà alle altre sopra menzionate, le integrerà e si caratterizzerà come un compendio di un numero variabile di notizie/comunicazioni che saranno pubblicate su una specifica piattaforma accessibile dal nostro sito e inviata a tutti i soci in possesso di casella elettronica e mail, e dagli stessi consultate a piacimento sullo smartphone o sul pc o sul tablet.
Sarà altresì possibile rilevare, da parte nostra, le notizie più consultate, il che consentirà in tal modo di fornire ad un apposito Comitato di Redazione la possibilità di riscontrare quelle di interesse e rivisitare di conseguenza la griglia dei contenuti sui quali maggiormente concentrarsi.
A puro titolo indicativo, ma non esaustivo, si ipotizza di affrontare tematiche di attualità, del nostro mondo di Tlc, di previdenza e assistenza (Fondo di previdenza, Assilt, Assida), di fiscalità, dei progetti e delle iniziative sulle quali ci stiamo impegnando (in particolare per quanto concerne i servizi alle famiglie), delle convenzioni nazionali.
Come già sottolineato in alcuni precedenti scritti, la nostra unica finalità è quella di accrescere la vostra fiducia in noi e di rafforzare la vicinanza e il senso di appartenenza che fa parte della nostra storia, seppur in mezzo a tante difficoltà, nell’auspicio che lo strumento possa essere da voi apprezzato nelle modalità e nei contenuti.
Vincenzo Armaroli